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ATTENZIONE STA PER CROLLARE TUTTO!

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AG.RF.(Claudio Peretti).09.02.2014.(ore 13.22)

“riverflash” – Da tempo i telegiornali danno notizie di case vecchie che crollano: a volte ci sono segni premonitori, crepe, scricchiolii, tonfi e così via, altre volte non c’è nessun segno, ma questo accade raramente.

Se facciamo un’analogia con il nostro governo, la nostra politica e, perché no, l’organizzazione della nostra società, ci rendiamo conto che la cosa non è poi così diversa: i segni del prossimo crollo ci sono tutti, ci sono scricchiolii ma soprattutto tante crepe e tanti tonfi. E’ come se su una casa avessimo continuato a costruire sopra piani su piani, senza pensare che le fondamenta erano state progettate per due o tre piani al massimo. Così la nostra costituzione, nata dopo il fascismo, ora deve sopportare l’onda d’urto della globalizzazione, dell’emigrazione di massa, della modernità di internet: è chiaro che non ce la fa.

Con tutti questi scricchiolii del palazzo che sta per crollare i nostri politici si comportano come quegli  elettricisti che litigano sulla posizione che devono avere gli interruttori della luce…

Questa casta di governanti continua a legiferare imperterrita senza rendersi conto che è proprio quell’eccesso di leggi che i loro predecessori hanno fatto, e che loro continuano a fare, che sta facendo crollare l’Italia. Abbiamo voluto irreggimentare tutto in regole, leggi, decreti, regolamenti, abbiamo messo il bavaglio ed i lacci all’economia, al libero scambio, alla capacità della gente di inventarsi un lavoro, una professione, abbiamo creato l’INPS, l’INAIL, i sindacati, abbiamo scommesso tutto sul lavoro dipendente, e poi ci meravigliamo che tutti gli imprenditori ed i cervelli vogliono scappare dall’Italia:  ma è normale, loro capiscono che il palazzo sta per crollare per l’eccessivo peso (troppe leggi) dei piani costruiti sopra le fondamenta (Costituzione)  che non erano state progettate per un simile carico!

Ma ci abbiamo pensato? Il lavoro dipendente irreggimentato dall’INPS è nato sotto Mussolini e ce lo continuiamo a portare avanti come le tavole della legge date da Dio sul monte Sinai! In millenni di storia non si era mai fatto così. Negli Stati Uniti, dove non c’è l’INPS, uno può fare tutti i lavori che vuole, quando vuole, e non chiede allo Stato di essere protetto un carrozzone come il nostro INPS (il cui capo recentemente si è dimesso per lo scandalo degli stipendi e delle svariate posizioni che ricopriva: ma chi ce lo ha messo lì?).

Ora, secondo le teorie orientali dello Yin e dello Yan, ogni cosa ha dentro di sé il seme del suo disfacimento. Così per l’INPS è arrivata, purtroppo, l’ora della fine: la cassa integrazione erogata dai sindacati a pioggia (per avere i voti degli iscritti) sta prosciugando le sua casse e molto presto non si potranno neppure pagare le pensioni.

Ecco perché questa casta di partiti e di politici non riesce più a farci vedere la luce in fondo al tunnel, il tunnel lo hanno scavato loro, ma non va verso la fine della montagna, va sotto terra. Se vogliamo che qualcuno dia una direzione nuova, diversa agli scavi per uscire alla luce dobbiamo sceglierci degli altri, diversi da questi che litigano su dove mettere la presa di corrente quando il palazzo sta per crollare.

 

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