AG.RF.(redazione).18.08.2017
“riverflash” – Ecco alcune testimonianze di coloro che si sono trovati ieri, nel mezzo dell’attacco di matrice Isis, presso la Rambla, quando un furgone a tutta velocità, si è lanciato sulla folla, uccidendo 13 persone e ferendone almeno 100. “Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi, ma io ero lì e li ho visti, in pochi secondi ho visto uccidere non so quante persone di fronte ai miei occhi”. E’ questa la drammatica testimonianza che Alessio Stazi, un giovane che si trovava a Barcellona ed ha voluto condividere la sua sofferenza sul facebook, con un post.”Mi sono ritrovato chiuso in un sottoscala di un negozio e non so neanche come ci sono arrivato, non so dove sono i miei amici e non capisco ancora cosa sia successo”. Una testimonianza drammatica che fa capire come siano stati drammatici i momenti vissuti da chi si trovava presso la Rambla in quel momento. “Sono vivo per miracolo”, ha aggiunto il ragazzo, “tutto si stava svolgendo a pochi passi da casa mia… è stato terribile veder volare in aria le persone…”. Scampato all’attentato per una manciata di minuti, un altro turista italiano che si trovava in vacanza a Barcellona, il quale ha raccontato: ero appena rientrato in albergo dopo aver fatto due passi sulla Rambla, proprio pochi attimi prima che si consumasse il tragico attentato: la Rambla era piena di gente: all’improvviso, abbiamo sentito un gran rumore e ho visto la gente terrorizzata che correva e le sirene della polizia, che accorreva. In questo momento siamo in albergo e non ci fanno uscire, perché tutta la zona è transennata. La polizia ha riferito che il furgone bianco andava all’impazzata e dopo essere salito sul marciapiede, ha investito tantissime persone”.
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