AG.RF.(MP).22.10.2014
“riverflash” – “L’Associazione AssoTutela mossa da grande interesse sul funzionamento della sanità Laziale e non solo si interroga su come mai il Ministero della Salute e la Regione Lazio non prendono una decisione netta sull’assurda condizione in cui si trova il personale medico dirigente ospedaliero dell’Azienda: Sant’Andrea in funzione da oltre 12 anni e, dove non è mai stato approvato un Piano Aziendale”. Lo dichiara in una nota il presidente Michel Emi Maritato. “Le conseguenze sono gravissime, infatti non sono stati mai banditi nè espletati concorsi pubblici per il conferimento degli incarichi di dirigenza delle UOC ( gli ex primariati); gli attuali ‘responsabili’ dei reparti sono ‘nominati’ dall’Università, che in virtù di una vecchissima Convenzione con la Regione Lazio – non ancora rivista – arroga a sé il diritto di nomina e si oppone con ogni mezzo da anni all’approvazione del piano aziendale. Perché?”, si interroga il leader dell’associazione, “ forse per molti di loro sarebbe la perdita del privilegio di essere stati ‘nominati primari’ senza aver mai vinto un concorso. In questi anni il danno per l’erario pubblico è stato enorme: ingenti somme di denaro finiscono nelle tasche di questi “nominati” primari, che a volte dirigono reparti con soli 4 o addirittura 2 posti letto. Molti di loro sono andati in pensione da primari e percepiscono pensioni ed hanno percepito liquidazioni senza averne mai avuto titolo ( non hanno mai vinto un concorso pubblico). L’interesse dell’Università ‘La Sapienza” di Roma’ di mantenere tale privilegio di ‘nomina’, consiste essenzialmente nel mantenere in posti apicali persone che gestiscono i fondi di ricerca privata ( erogate dalle case farmaceutiche) in maniera del tutto personale, distribuendosi fra loro i proventi ed escludendo le Aziende Sanitarie pubbliche dai benefici; inoltre, gestiscono in proprio i posti letto, attraverso una gestione parallela delle degenze ( pochissimi acuti che si ricoverano sui posti letto dal Pronto Soccorso e moltissimi malati – clienti privati – che vengono chiamati a casa per ricoverarsi in elezione). L’associazione AssoTutela si unisce e darà supporto legale ai dirigenti medici che chiedono l’ emanazione del Piano Aziendale del S. Andrea e del programma attuativo, con il conferimento di nuovi incarichi provvisori secondo criteri meritocratici, rimuovendo la strumentale opposizione dell’Università alla sua emanazione; la riscrittura della Convenzione Regione – Università su basi egualitarie; l’ emanazione dei Bandi e l’ espletamento dei concorsi pubblici per Dirigenti di UOC aperti democraticamente a tutti i Dirigenti Medici aventi titolo; chiediamo, infine, di rendere pubblica, tracciabile e trasparente l’entità dei fondi elargiti dai privati all’Università ed il loro utilizzo. Confido – conclude il presidente – nella politica di trasparenza utilizzata dal dg fresco di nomina del nosocomio per stringere i tempi, se entro brevissimo ciò non accadrà mi vedrò costretto a presentare presso la procura di Roma nonché’ alla corte dei conti un fascicolo dossier su quanto detto”.
Categoria: Sanità | Tag: Assotutela, liquidazione, Maritato, nomine, pensione, primari, Procura, RF, riverflash, sant'andrea, titoli
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