AG.RF.MP.(09.12.2014)
“riverflash” – “Ciò che sta accadendo a Roma in questi giorni, benché abbia dell’inverosimile, ci impone una profonda riflessione e, soprattutto, ci induce a formulare diversi interrogativi”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega: “Vorremmo sapere se e come, alcune aziende sanitarie e ospedaliere, assessorati che hanno a che fare con la salute e le politiche sociali, enti e dipartimenti, fondazioni, comuni e municipalizzate, siano venuti in rapporti con le cooperative sociali del gruppo di Salvatore Buzzi, lo pseudo imprenditore arricchitosi con il metodo della cupola di potere nel campo dei servizi sociali e alla persona. Per essere più chiari, proponiamo soltanto un elenchino striminzito delle istituzioni che potrebbero avere o aver avuto rapporti con le coop implicate assessorato alle Politiche della Salute della Regione Lazio, Asl Roma B, Asl Roma E, Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, Azienda Policlinico universitario di Tor Vergata, assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roma. Ci limitiamo a questi ma ci chiediamo ancora dove siano finiti i soldi estorti, a questo punto possiamo dirlo, a ignari cittadini soltanto pochi giorni fa, il 28 novembre, nella convention della cooperazione sociale tenutasi a Roma. In tale occasione, Marco Morganti, ad di Banca Prossima, ha sponsorizzato l’iniziativa denominata Lettera per Terzo Valore, con cui 330 romani hanno prestato 900 mila euro alla Cooperativa 29 Giugno: presidente Salvatore Buzzi. Le garanzie? Di Banca Prossima, gruppo Intesa San Paolo. Con quali criteri e quali interventi degli organi di vigilanza non sappiamo…..”.
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