AG.RF. 25.08.2015 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – Il nuovo bando delle educatrici degli asili nido, esclude circa 5mila di questa figure professionali, che prestano servizio per l’amministrazione da più di 36 mesi. Per questo sono scese in piazza, per incontrare l’assessore Rossi Doria. La situazione si presenta complicata perché ad una settimana dall’apertura degli asili, è già polemica. Ieri dunque, c’è stata una contestazione veemente e le educatrici precarie, si sono radunate in piazza del Campidoglio per protestare contro il nuovo bando emesso dall’amministrazione per la nuova graduatoria che di fatto esclude tutti coloro che hanno già lavorato per Roma almeno 36 mesi, anche se non continuativamente. “E visto che sono tanti anni, in alcuni casi oltre dieci, che il Comune utilizza contratti precari per far funzionare i suoi asili abbiamo calcolato che saranno 5mila insegnanti, precarie storiche, che di fatto rimarranno senza un lavoro” , hanno denunciato dall’Usb (Unione Sindacale di Base). Ma come si è arrivati a questo? Il problema, che ha valenza nazionale, deriva da una sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha condannato l’Italia per aver utilizzato contratti a tempo determinato per coprire carenze organiche strutturali per le quali invece servivano assunzioni. Il Governo, nell’ambito della riforma della Buona Scuola, ha concesso una deroga a nidi e scuole statali, ma non a quelle comunali. E per questo, il Comune di Roma ha deciso di emettere un nuovo bando per sostituire i precedenti dai quali venivano attinte le insegnanti escludendo quante avevano lavorato per il Comune per oltre 36 mesi. 5 mila secondo le stime dei sindacati. Tutte in piazza quindi, le dirette interessate, per parlare con Marco Rossi Doria, assessore alle Politiche educative e scolastiche, che ha confermato la sua disponibilità a lavorare con gli organi nazionali per risolvere questa situazione che rischia di diventare drammatica per migliaia di educatrici. La Usb, come sempre a fianco dei lavoratori, chiede quindi, che il bando venga bloccato, la Corte di Giustizia Europea, venga applicata in modo corretto e vengano assunti tutti, dopo 36 mesi”. Il bando verrà chiuso il 21 settembre, per procedere poi, alla nuova graduatoria ma se non si porrà rimedio in breve tempo, molti perderanno il lavoro e continuerà la protesta che potrebbe portare ad un inizio anno per gli asili, veramente caotico.
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