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ARRESTATO IN FRANCIA IL DISSIDENTE KAZAKO ABLYAZOV

AG RF FT 01.08.2013

CANNES (RIVER FLASH) – Il dissidente kazako Mukhtar Ablyazov è stato arrestato in Francia. Lo ha detto il suo avvocato al Financial Times. E lo hanno confermato il figlio Madiyar e la figlia Madina, chiedendo su Facebook, in post poi sparito, adesioni per fermare l’estradizione in modo “illegale”, come “è già successo in Italia”. Il marito di Alma Shalabyeva sarebbe stato rintracciato e fermato oggi e trattenuto vicino Nizza, in una villa, dagli uomini della Gendarmeria locale. Secondo quanto si apprende, l’uomo aveva con sé un passaporto della Repubblica Centrafricana. Il legale ha poi raccontato che c’è stata un’irruzione “pesantemente armata” nella villa, ma la gendarmeria di Marsiglia, dopo aver confermato l’arresto e spiegato che è avvenuto a Mouans-Sartoux, appena fuori Grasse, ha detto di aver agito su una richiesta di estradizione dell’Ucraina. Già domani mattina il dissidente dovrebbe comparire dinanzi ai giudici francesi, del Tribunale di Aix-en-Provence.

Dopo settimane di polemica sull’espulsione dall’Italia della moglie e della figlia, avvenuta a fine maggio, il caso del dissidente kazako dunque torna a far discutere. Ex banchiere ed ex ministro dell’Energia, oppositore del presidente Nursultan Nazarbayev, ricercato dal suo paese per frode fiscale e appropriazione indebita. Ablyazov aveva ottenuto asilo dalla Gran Bretagna nel 2011, ma in seguito era stato posto sotto accusa nello stesso Regno Unito per una presunta frode bancaria milionaria e aveva quindi fatto perdere le proprie tracce, per finire poi condannato a 22 mesi di carcere per oltraggio alla giustizia britannica.
Le tracce dell’uomo si sono perse poco prima della fine di maggio quando aveva festeggiato il compleanno in un locale all’Infernetto a Roma. E proprio in quei giorni il Viminale ha proceduto con l’espulsione della moglie e della figlia dalla loro abitazione a Casal Palocco. A oggi ancora non è chiaro come e perchè chi abbia deciso di procedere in un’azione di cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha detto di non essere stato informato, così come il ministro degli Esteri Emma Bonino, tanto da creare un incidente diplomatico e un grave imbarazzo internazionale per il governo italiano.
Intanto, sta per rientrare in Italia l’ambasciatore kazako, Andrian Yelemesov, l’uomo che coordinò tra Roma e Astana la deportazione di Alma e Alua Shalabayeva alla fine di maggio. “E’ arrivata stamane una nota verbale dall’ambasciata kazaka che annuncia il rientro in Italia dell’ambasciatore”, ha detto la responsabile della Farnesina, Emma Bonino. Il diplomatico ha chiesto un incontro con i presidenti delle due Commissioni parlamentari, Pieferdinando Casini e Fabrizio Chicchitto, mentre il ministro Bonino, che aveva definito “inaccettabile” il suo comportamento, ritiene che incontrarlo sia “inopportuno, certamente le strutture, che sono già in contatto sia in Italia che in Kazakistan, continueranno a seguire la vicenda”. Ma “una ripresa normale delle relazioni, ha aggiunto, dipende dalla loro volontà di collaborare per il ripristino della libertà di movimento della signora e della figlia”.
ablyazov in bluFile photo of dissident Kazakh oligarch Mukhtar Ablyazov in Almaty

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