AG.RF 15.10.2014 (ore 12:10)
(riverflash) – I Rolex sono stati in passato usati per ammorbidire arbitri di calcio e come orologi sono i più contraffatti. Sicuramente non era contraffatto il Rolex che, secondo l’accusa del procuratore aggiunto di Napoli, Piscitelli, l’imprenditore farmaceutico Nazario Matachione avrebbe regalato al colonnello della guardia di finanza Fabrizio Giaccone. Non solo Rolex, ma anche oggetti di valore in regalo, oltre a biglietti aerei per Parigi e New York.
Non si tratta di una storia d’amore clandestina, ma i regali sarebbero il corrispettivo di controlli fiscali ammorbiditi per abbassate l’importo da pagare. I fatti imputati si riferiscono a quando Giaccone comandava il nucleo GdF di Torre Annunziata (Napoli). Fabrizio Giaccone è stato comandante della GdF a Fiumicino, ma questa nuova inchiesta mette i riflettori sul marcio che potrebbe esserci negli alti gradi della Guardia di Finanza. Tutta colpa di Matachione Nazario, di professione imprenditore farmaceutico. È stato lui a inguaiare Fabio Massimo Mendella, colonnello della Guardia di Finanza attualmente detenuto perché arrestato lo scorso 11 giugno a Livorno dalla Digos di Napoli. Insieme a Mendella è finito in carcere anche il commercialista Pietro de Riu, di Napoli. Dall’indagine era emerso che alcuni imprenditori napoletani avrebbero versato oltre un milione di euro tra il 2006 ed il 2012 a De Riu, che faceva da tramite a Mendella, all’epoca responsabile verifiche e accertamenti del Comando provinciale Guardia di Finanza di Napoli. Due settimane fa la condanna è stata confermata a Mendella dal Tribunale del Riesame. La vicenda di Mendella ha inguaiato il suo amico Vito Bardi, generale ed ex vicecomandante generale della GdF. I pm ipotizzano nei suoi confronti l’accusa di rivelazione di segreto: avrebbe rivelato a Mendella, cui era molto legato, il contenuto di un esposto anonimo che faceva riferimento ai rapporti tra lo stesso Mendella e l’imprenditore farmaceutico Nazario Matachione. Una vera bufera sulla Guardia di Finanza, che sembra essere inquinata da comportamenti delinquenziali. Emilio Spaziante, generale ora in congedo, figura tra gli indagati dell’inchiesta sul Mose.
Il colonnello della Guardia di finanza Fabrizio Giaccone e l’imprenditore farmaceutico Nazario Matacchione sono stati arrestati con l’accusa di corruzione.
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