AG.RF 02.05.2014 (ore 08:45)
(riverflash) – Il tango non è più un ballo praticato esclusivamente da coppie etero, con ballerino macho che trasporta la ballerina donna, piegandola mentre la tiene stretta. In Argentina, patria di questo ballo, c’è stata una grande diffusione di locali dove il tango è riservato a coppie gay. A Buenos Aires da qualche anno sono aperti e molto frequentati locali come «La Marshall» o «Tango Queer», mentre a Cordoba ha aperto in agosto «La Furca», la prima “milonga” (sala da ballo) locale con spirito gay friendly. Va precisato che sono locali gay, non per travestiti e transessuali. Vestiti al maschile, ma quello della coppia che nel ballo ha un ruolo femminile, porta scarpe con i tacchi alti sotto ai pantaloni. In questo gay-tango il ruolo è sempre lo stesso, ma l’identità sessuale di chi lo svolge non è più tenuta in conto: invece di cavaliere e dama la coppia è formata da “un conductor” e “un conducido”.
Al momento le coppie omosex dedite al tango sono maschili, è difficile trovare coppie lesbo. Ai puristi, che storcono il naso, gli esperti di storia del tango ricordano che nei primi anni di vita – alla fine del secolo XIX – il ritmo caratteristico del Rio de La Plata era ballato quasi esclusivamente fra uomini, perché gran parte degli immigrati europei erano arrivati senza le loro famiglie e, dunque, senza donne con cui ballare. In Argentina le nozze gay sono legali dal 2010.
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