11 Lug 2014
ARABI E PALESTINESI PROTESTANO A ROMA CONTRO LA POLITICA COLONIALE D’ISRAELE
AG.RF 11.07.2014 (ore 11:46)
(riverflash) – Gli arabi residenti a Roma e nelle zone limitrofe affiancheranno oggi i palestinesi che vivono in Italia nella protesta contro la violenza d’Israele. Ogni ora 10 raid aerei sulla striscia di Gaza con un bilancio di 80 morti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che non ha in agenda trattative per la tregua, visto che la contraerea questa mattina continua a intercettare i razzi di Hamas su Tel Aviv e Gerusalemme. Un messaggio ebraico ai palestinesi che suona così: “Arrendetevi prima che raderemo al suolo le vostre città e stermineremo gli arabi di Gaza”. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha definito intollerabile questo uso eccessivo della violenza, ma Netanyahu ha l’appoggio statunitense che tiene in poco conto le risoluzioni dell’Onu.
Oggi, venerdì 11 Luglio alle ore 18.00, in Largo Corrado Ricci si troveranno insieme tutti i palestinesi e gli arabi d’Italia. Con loro il mondo dell’associazionismo e ai movimenti di solidarietà per la Palestina, oltre a tutti coloro che quotidianamente lottano al fianco dei popoli oppressi.
Lo scopo del raduno è esprimere sostegno incondizionato alla resistenza del popolo palestinese che lotta per la liberazione e il ritorno dei suoi profughi, che lotta per ottenere giustizia dopo oltre 66 anni di soprusi, oppressione, discriminazione e occupazione.
Secondo i Giovani Palestinesi in Italia, promotori della manifestazione che partirà da Largo Corrado Ricci: “In questi giorni la comunità internazionale assiste vergognosamente silenziosa all’ennesima rappresaglia brutale e violenta delle forze di occupazione sioniste in tutta la Palestina. Centinaia di palestinesi sono stati imprigionati in detenzione amministrativa, decine di bambini e giovani sono stati feriti. L’efferata politica dell’occupazione si è manifestata ancora una volta con bombardamenti su Gaza, uccisioni indiscriminate di giovani palestinesi in Cisgiordania, investiti per strada da coloni o brutalmente violentati e bruciati come il piccolo martire Mohammad, di soli 16 anni. La violenza si è palesata in tutta la sua brutalità anche a Roma dove squadriglie sioniste hanno aggredito ferocemente diversi compagni colpevoli di indossare una kefiah o di voler partecipare alle iniziative di solidarietà organizzate per denunciare i crimini della politica israeliana, mentre minacce ed assalti sono stati rivolti alle sedi diplomatiche palestinesi”.