di Nicola Marconi (AG.RF 15.02.2024)
(riverflash) – Ultimo atto anche per i tuffi dalle grandi altezze ai World Aquatics Championships di Doha 2024, che questa mattina hanno visto in programma la gara conclusiva, la finale maschile da 27 metri. Per i due azzurri in gara, Andrea Barnaba e Davide Baraldi, un miglioramento dei piazzamenti dello scorso anno: sono rispettivamente nono e dodicesimo, un buon risultato dato che in questo momento i loro programmi non possono ancora essere, per coefficienti di difficoltà, all’altezza di quelli degli atleti più esperti.
Il britannico Aidan Heslop con un tuffo sensazionale da oltre 150 punti beffa il sempiterno connazionale ma ormai francese Gary Hunt sul finale e conquista la prima medaglia in carriera aggiudicandosi subito quella d’oro. Per Hunt quinto podio in sei edizioni, bronzo al romeno Catalin Preda.
Il terzo round di obbligatori non ha smosso molto le posizioni, a parte quella di Lichtenstein crollato dal quarto al decimo posto e un temporaneo scambio di posizioni tra Preda e Heslop, che restano in scia di Hunt distante una ventina di punti. Per i due azzurri due buonissimi obbligatori – 86.40 per Barnaba, 84.60 per Baraldi, entrambi con il triplo ritornato con mezzo avvitamento.
Abbastanza bene i due azzurri anche nel tuffo conclusivo: leggermente migliore il triplo indietro con due avvitamenti di Baraldi (82 punti), che gli permettono di difendere la posizione dagli assalti degli avversari diretti; un po’ scarso il quadruplo avanti con mezzo avvitamento di Barnaba (75.85 punti) che però bastano per scavalcare Prygorov e Garcia che fanno nettamente peggio di lui. Per Baraldi il dodicesimo posto con 315.40 punti, per Barnaba il nono posto con 325.05 punti: entrambi migliorano il proprio piazzamento rispetto ai Mondiali di Fukuoka.
Finale thrilling, con Hunt che si difende molto bene ma che poco può contro i tuffi sensazionali di Preda e Heslop: quadruplo avanti con tre avvitamenti e mezzo per il britannico (6.2 il coefficiente, al momento il più alto al mondo) e 151.90 punti, un totale mostruoso per un unico tuffo che gli garantisce uno storico oro, e quadruplo indietro con due avvitamenti per Preda da tutti 9, che quasi completano la rimonta – dopo il proprio tuffo, Hunt resterà secondo per soli tre punti sul romeno. Nuovamente non bene Popovici, che abdica al trono senza neppure provare a combattere: per lui un ottavo posto “salvato” solo dai coefficienti di difficoltà altissimi.
Aidan Heslop vince con 422.95 punti, contro i 413.25 di Gary Hunt e i 410.20 di Catalin Preda.
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