AG.RF.(redazione).22.11.2017
“riverflash” – E’ accaduto il 6 novembre scorso: una studentessa romana, che frequentava il liceo Orazio, si è sentita male al scuola: è crollata improvvisamente a terra ed è svenuta. Subito è stata soccorsa e portata all’ospedale Pertini, dove i medici non hanno capito la gravità della situazione ed hanno “liquidato” l’episodio”, come stress. Lasciando poi riposare la ragazza per un paio d’ore. La mamma ha insistito per una tac e solo allora la ragazza è stata sottoposta all’indagine diagnostica e da quell’esame è risultato che la giovane aveva un aneurisma. E’ stato quindi allertato l’ospedale Bambin Gesù, si è atteso l’arrivo dell’ambulanza, senza organizzare un elisoccorso che le avrebbe fatto guadagnare momenti preziosi, l’ambulanza ci ha messo un’ora ad arrivare e la paziente è stata subito operata, quando era già in condizioni disperate e nonostante tutti i tentativi, dopo un paio di giorni di coma, la ragazza è morta. Il pm è in attesa di conoscere i risultati completi dell’autopsia, mentre la famiglia ha provveduto alla nomina di un proprio consulente. “Siamo in presenza di una tragedia che ha colpito una ragazza assolutamente sana fino a quel momento” conclude il penalista. “Lotteremo affinché vengano accertate tutte le responsabilita’”. L’ospedale Pertini si è subito difeso, inviando la cronologia degli interventi effettuati presso il pronto soccorso e la Ministra Lorenzin ha inviato una task force all’ospedale, formata da esperti dell’Agenas, carabinieri dei Nas e ispettori del ministero, per accertare bene come sono andati i fatti che hanno portato al decesso, mentre ‘Asl Roma 2 sta proseguendo gli accertamenti.
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