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AMSTERDAM: IL QUARTIERE UNIVERSITARIO, QUELLO A LUCI ROSSE E IL CANNABIS MUSEUM

(riverflash) – Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi, il cui governo risiede all’Aia è la città più grande del paese e la più visitata da turisti, scolaresche, gruppi, ecc. Molto forte è il fascino esercitato da sempre, sulle giovani generazioni attratti in generale  da  un maggior “spirito liberista” che lascia più spazio alla trasgressione elemento caratteristico ed attrattivo  della gioventù.

L’UNIVERSITÀ, IL QUARTIERE E DINTORNI

L’Università di Amsterdam,  fondata nel 1877, ha sede nella tranquilla parte sud-ovest dell’Oude Zijde, costruita sul luogo dell’exAtheneum Illustre fondato nel 1632 nell’Agnietenkapel. Il quartiere universitario oltre la Damstraat, il vivace quartiere a luci rosse incontra il Nieuwmarkt ed il Waag del XV secolo con la sua atmosfera medievale. A sud del Nieuwmarkt si trova il Museum Het Rembrandthuis, la casa di uno dei più illustri artisti olandesi, ora adibita a museo. Il museo ospita centinaia di acqueforti  e molti autoritratti dell’artista.

IL QUARTIERE A LUCI ROSSE

Damstraat, il quartiere a luci rosse della città è una delle immagini forti della moderna Amsterdam, con le sue prostitute avvolte dalle rosse luci del neon esposte in vetrina, impegnate  ad attirare ed attrarre i passanti con vesti succinte,  pose sexy e disinibite.

Questo quartiere comunemente chiamato de Walletjes, che letteralmente significa “le piccole mura” in realtà occupa una zona abbastanza estesa , situato nei pressi della Oude Kerk, si estende fino alla Warmoesstraat a ovest, allaZeedijk a nord, al Kloveniersburgwal a est e lungo la Damstraat a sud.

LA PROSTITUZIONE E LA CITTÀ

La prostituzione in questa città risale al XIII secolo, periodo in cui Amsterdam non era che un piccolo porto. Già nel1478 il fenomeno era talmente diffuso dato il sempre maggior afflusso di marinai, che si tentò di circoscriverlo, le prostitute che oltrepassavano la zona loro assegnata erano fatte indietreggiare al suono di pifferi e tamburi. Un secolo dopo i calvinisti cercarono di dichiarare la prostituzione illegale ma, i loro tentativi si rivelarono assolutamente inefficaci e già dalla metà del XVII secolo la prostituzione venne tollerata apertamente. Nel 1850 Amsterdam contava già circa 200 bordelli di vario genere tra questi, il lussuoso Madame Traese destinato ad accogliere i clienti benestanti.

IL CANNABIS MUSEUM

Il Cannabis Museum è invece l’unico museo in Europa a tracciare la storia della marijuana. Circa ottomila anni fa, ai tempi delle prime forme di civilizzazione asiatica, la canapa indiana era usata per scopi medici e per la fabbricazione di tessuti.  Secondo un manuale di erboristeria del 1554, i nei Paesi Bassi fu utilizzata come rimedio per il mal d’orecchi. Fino alla fine del XIX secolo, la canapa servì per costruire corde e fu quindi utilizzata nell’industria navale olandese. Il museo illustra naturalmente anche le proprietà stupefa- centi  della pianta. Vi si trovano esposte pipe ed altri strumenti per il fumo, con spiegazioni relative ai metodi passati di contrabbando.

 

Amsterdam è sicuramente una delle città più visitate al mondo, questo suo carattere trasgressivo esercita sui turisti un’ attrazione  in grado di muovere moltissime persone che ogni anno viaggiano e  soggiornano, generando  in tal modo un fatturato molto rilevante per la città e per i Paesi Bassi, in grado di sostenere un’economia turistica. Per informazione più dettagliate su orari e costi del Cannabis Museum si rimanda allo  specifico sito www.hashmuseum.com.

Fonti: City Book Amsterdam – Nuove Guide Visuali.

di Lauretta Franchini (AG.RF  02.03.2013)

 

 

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