AG.RF.(redazione).09.05.2023
“riverflash” – I numerosi casi di scarlattina da batterio streptococco, che hanno reso neccessario l’utilizzo di amoxicillina, hanno reso l’antibiotico introvabile anche se “il picco” sta rientrando. Il batterio provoca manifestazioni cutanee e faringotonsillite fortunatamente sta diminuendo la sua forza. Tuttavia, “l’amoxicillina, indicata dalle linee guida in questi casi, è ancora introvabile nelle farmacie, indicato dalle linee guida per questo tipo di infezioni batteriche e purtroppo non c’è un’alternativa anzi, se vengono usate altre molecole rischiamo di indurre resistenze antibiotiche e creare un pericolo ancora maggiore”. A parlare è Antonio D’Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che fa il punto della situazione dopo l’aumento dei casi di scarlattina registrati nelle settimane passate. “Come pediatri ci siamo attrezzati per fare il test per lo streptococco, ma poi l’antibiotico non è disponibile. Il motivo? E’ attribuito al packaging, forse mancano delle piccole parti delle confezioni. Ma stiamo parlando di un antibiotico importante – rimarca D’Avino – Magari si potrebbe pensare, vista la carenza e anche il prezzo molto basso, ad una produzione dello Stabilimento chimico farmaceutico militare. Il problema è l’alternativa: pensare di usare i macrolidi non è la scelta che viene indicata dalle linee guida per la protezione e perché il rischio è di selezionare dei ceppi resistenti. Sarebbe una sconfitta del sistema”.
Fonte adnkronos
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