AG.RF 06.11.2015 di Giuseppe Licinio
(riverflash) – Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, è accusato di corruzione e di finanziamento illecito dalla Procura di Roma, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Secondo l’accusa Alemanno avrebbe percepito 125.000 euro da Salvatore Buzzi, che le avrebbe versate alla fondazione Nuova Italia da lui presieduta. Secondo l’accusa firmata dal procuratore Giuseppe Pignatone, il collettore del denaro sarebbe Franco Panzironi, ex-ad di AMA e ex-segretario generale dell’UNIRE. Soldi che sarebbero stati destinati a finanziare cene elettorali, le spese della fondazione e a pagare diversi conti.
Panzironi non ha doti di abilità, ma è fedele ad Alemanno, che, da Ministro dell’Agricoltura, lo ha ricompensato con la segreteria generale dell’UNIRE, mondo dei cavalli da corsa, e da sindaco di Roma, lo ha nominato amministratore delegato dell’AMA, la Nettezza Urbana capitolina. Panzironi è stato anche il segretario generale e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Nuova Italia, oltre ad essere stato uno dei supporter della campagna elettorale che ha portato in Campidoglio Giovanni Alemanno detto Gianni.
L’ex-sindaco si difende attaccando: “Nella richiesta di rinvio a giudizio bisogna cogliere la notizia più importante e cioè che ogni accusa e ogni aggravante connessa all’associazione mafiosa nei miei confronti è completamente caduta. Spero che, dopo un anno di massacro mediatico nei miei confronti, questa notizia venga data dai media con tutta la rilevanza che merita e che fino ad ora non è stata garantita. Davanti al Gup o, se sarà necessario davanti al Giudice ordinario, dimostrerò tutta la mia totale estraneità alle residue accuse che mi vengono mosse”. Il prossimo 11 dicembre Nicola Di Grazia, gup della Procura di Roma, esaminerà la richiesta di iscrivere nel registro degli imputati Alemanno.
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