2 Mag 2013
ALEMANNO: APPROVATA LA DELIBERA CHE DAL 1 LUGLIO FARÀ USCIRE ROMA DA EQUITALIA
(riverflash) – Fuori Equitalia da Roma. È l’annuncio a sorpresa che ha fatto oggi Gianni Alemanno, sindaco di Roma Capitale,durante un comizio elettorale a Ostia Lido. Dal prossimo 1 luglio chiuderà gli sportelli capitolini la società fondata nel 2005 dall’Agenzia delle Entrate con il nome di Riscossione s.p.a., che nel 2007 ha cambiato nome in Equitalia s.p.a. incaricata di riscossione delle tasse. I modi in cui lo ha fatto erano criticabili, quasi persecutori. Come se avessero preso esempio dalle gang incaricate dagli usurai di recuperare i loro crediti. Saranno pochi i romani che piangeranno sulla possibile perdita di lavoro dei dipendenti di Equitalia, persone che hanno violato il patto sociale che unisce la gente in momenti di sofferenza economica.
Giocando d’anticipo, Gianni Alemanno ha presentato il risultato del referendum on line nel
quale i romani hanno potuto scegliere tra l’affidamento della riscossione dei tributi a Equitalia oppure a un soggetto pubblico gestito da Roma Capitale. La scelta è stata la cacciata della società creata dall’Agenzia delle Entrate, come ha affermato l’inquilino del Campidoglio: “Oggi, in giunta, abbiamo approvato la delibera con la quale dal 1 luglio facciamo uscire Roma da Equitalia. È stata predisposta una delibera che prevede la gestione diretta della riscossione da parte degli uffici di Roma Capitale. Faremo in modo che la riscossione venga fatta con criteri di economicità: vogliamo far pagare tutte le persone che possono e non quelli che per pagare le nostre tasse vanno sul lastrico o chiudono le imprese”.
La nuova società che riscuoterà i tributi nella Capitale dovrebbe chiamarsi «AequaRoma».
Dal 1 luglio 2013 una legge nazionale prevede che tutti i Comuni d’Italia potranno decidere se confermare l’utilizzo del sistema Equitalia per la riscossione dei propri tributi oppure avvalersi di società locali.
AG.RF 02.05.2013