AG.RF.(MP).13.05.2015
“riverflash” – Negli anni della crisi hanno detto addio all’alcol quasi 1,7 milioni di italiani ma a preoccupare è l’elevata diffusione di comportamenti a rischio come il binge drinking che coinvolge il 14,5 per cento dei giovani tra i 18 ed i 24 anni, soprattutto con aperitivi, amari e superalcolici. Ciò è quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’inaugurazione della campagna contro l’abuso di alcol tra i giovani da parte del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla base dei dati Istat relativi all’uso e all’abuso di alcol negli anni della crisi dal 2008 al 2014 secondo l’Istat. “Negli anni della crisi – sottolinea la Coldiretti – sono aumentati solo i consumatori di birra (+0,1 per cento) mentre sono diminuiti sia quelli di aperitivi, superalcolici e amari (-1,3%) e soprattutto quelli di vino (-2,9%). I consumi di vino degli italiani sono scesi al minimo storico nel 2014 e dall’inizio della crisi, è sparito dalle tavole degli italiani un bicchiere di vino su cinque. In Italia sono crollati gli acquisti di vino delle famiglie e i consumi nazionali, sono scesi attorno ai 20 milioni di ettolitri, dietro Stati Uniti e Francia, con un taglio del 19% dall’inizio della crisi nel 2008. Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani, è stato accompagnato dalla preoccupante crescita fra i giovani e gli adulti dell’abitudine al consumo di superalcolici, aperitivi e amari lontano dai pasti e con frequenza occasionale, come il binge drinking del fine settimana. Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni. Il vino infatti è caratterizzato da un piu’ responsabile consumo abbinato ai pasti ed è l’espressione di uno stile di vita ‘lento’, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol”.
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