AL VITTORIANO L’ITALIA RACCONTATA DALL’ISTITUTO LUCE

di Andrea Pranovi (AG.RF. 04.07.2014) (ore 12,45) (riverflash) –  L’Unione Cinematrografica Educativa, meglio conosciuta come Istituto Luce, celebra i novant’anni dalla sua fondazione. E lo fa con una mostra al Complesso del Vittoriano di Roma: “Luce. L’immaginario italiano”, aperta al pubblico da oggi, venerdì 4 luglio, fino a domenica 21 settembre 2014. Tanti ritratti dell’Italia e degli italiani, attraverso le immagini di una delle più grandi imprese del nostro Paese operanti nel settore della cultura.

Nel percorso espositivo si incontrano videoinstallazioni realizzate utilizzando filmati dell’Archivio storico Luce, proiettate su più di venti schermi, oltre cinquecento fotografie provenienti dallo stesso archivio e alcuni pannelli di testo che approfondiscono i temi dei contenuti audiovisivi. L’itinerario segue un ordine tematico e cronologico, anche grazie ad una serie di parole chiave: da “città” e “campagna” degli anni Venti a “modernità” e “arretratezza” degli anni Sessanta; da “vincitori” e “vinti” della seconda guerra mondiale a “giovani” e “corpi politici”, passando per “architettura”, “propaganda” e “neotelevisione”. Nello spazio centrale dell’Ala Brasini, invece, si trovano quattro schermi di sei metri, in cui colori e forme grafiche si mescolano alle immagini in movimento e ai suoni dei filmati.

All’interno dell’esposizione anche un omaggio ai viaggi internazionali degli operatori dell’Istituto Luce, testimoniati nella “Camera delle meraviglie”, e una rappresentazione dell’Italia degli anni Trenta nella “Stanza del Paese reale”. L’ultimo spazio della mostra è dedicato al cinema e raccoglie foto di attori, registi, set ed una selezione di trailer e backstage di film che hanno fatto la storia della cinematografia italiana.

Nato nel 1924, l’Istituto Nazionale Luce ha accompagnato l’evoluzione storica e socio-culturale dell’Italia, sin dai primi cinegiornali degli anni Venti, che hanno contribuito alla nascita di un’opinione pubblica nel Paese. Con un archivio composto da decine di migliaia di filmati e tre milioni di foto, l’Istituto Luce è la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo, come dimostrato dall’ingresso del fondo “Cinegiornali e fotografie” nel Registro “Memory of the World” dell’Unesco nel 2013. Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, che ha preso parte alla presentazione della mostra, ha sottolineato come l’Istituto Luce sia “portatore di un significativo deposito di cultura identitaria e cardine dell’intervento pubblico in un comparto strategico come il cinema e la comunicazione”.

“Luce. L’immaginario italiano”, promossa da Comunicare Organizzando, è curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko. La mostra è ideata e realizzata da Istituto Luce-Cinecittà, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del MiBACT e della Regione Lazio, e in collaborazione con Roma Capitale. L’esposizione è visitabile tutti i giorni, dalle ore 10,30 alle 21,30, con l’ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Il costo del biglietto è di 6 euro (4 euro il biglietto ridotto).

In occasione dei novant’anni dell’Istituto Luce la città di Roma ospiterà anche quattro retrospettive di film, documentari e cortometraggi prodotti tra il 1933 e il 2013: oltre 130 pellicole, che saranno proiettate ai Fori Imperiali, a Piazza Santa Croce in Gerusalemme, al Complesso del Vittoriano e al MAXXI. “Effetto Luce”, “Identità”, “Documentari” e “XXI Secolo” sono i titoli delle retrospettive, che accompagneranno per tutta la sua durata la mostra “Luce. L’immaginario italiano”.