AG.RF.(MP).05.03.2014.(ore 5.24)
“riverflash” – “Obtorto collo”. Dicevano così i latini per indicare una decisione “costretta”, presa e accettata contro la propria volontà, perché non ce ne sono altre possibili. Ed è questo ciò che ha fatto Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, che ha accettato l’emendamento della minoranza che limita la riforma elettorale a Montecitorio, dichiarando però anche la sua “delusione per le difficoltà del premier” il quale parla invece di “importante passo in avanti”. Dunque entro venerdì dovrebbe vedere la luce la nuova legge elettorale, perché Matteo Renzi sta letteralmente “scalpitando” per ottenerla, mentre al Senato verrà applicato il sistema proporzionale scaturito sentenza della Corte costituzionale dell’11 gennaio, con l’obiettivo, di varare nel giro di 12-18 mesi la riforma, in grado di abrogare l’attuale configurazione di palazzo Madama. In questo modo viene un po’ stravolto il programma di governo del neopremier che sperava in una legge elettorale applicabile immediatamente ad entrambe le Camere, cosa che non è stata possibile per il fatto che quest’azione avrebbe rovinato i rapporti con gli altri schieramenti che volevano una riforma in grado di garantire la durata della legislatura. Dunque Berlusconi ha dato il suo assenso ma ha anche espresso pubblicamente, in un comunicato, il suo disappunto per “la difficoltà del presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi realizzati pubblicamente”. “L’ok di Berlusconi, rappresenta un importante passo avanti”, ha dichiarato il premier, “spero che non ci siano altri rinvii e si approvi la riforma entro venerdì, come già annunciato”.
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