AG.RF.(redazione),19.12.2018
5 appuntamenti per arricchire di spunti personali la visita alla mostra “Il sorpasso”
“riverflash” – Un avvenimento di cronaca, un evento mondano, ma anche un modello di automobile o una pettinatura. Sono infiniti gli spunti da cui trarre un ricordo personale, visitando la grande mostra Il Sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946 – 1961, in corso fino al 3 febbraio 2019 al Museo di Roma.
L’obiettivo di Come eravamo, i cinque appuntamenti previsti a partire dal 20 novembre prossimo, è coinvolgere il pubblico dei visitatori della mostra, chiedendo a ognuno di portare con sé una fotografia di quegli anni, staccata per un pomeriggio dall’Album di famiglia, e condividere un ricordo, un’emozione che racconti la propria vicenda personale all’interno del più ampio contesto sociale del tempo. Un curatore del museo, presente in sala, faciliterà il racconto dei partecipanti, illustrando le fotografie esposte in mostra. L’attività è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La mostra Il Sorpasso, da cui prende spunto l’iniziativa, narra in 160 fotografie il periodo storico dalla fine della Seconda guerra mondiale al boom economico degli anni ’60, articolandosi in dieci sezioni, ciascuna riferita a un tema specifico. A cominciare dal grande sforzo collettivo di rinascita postbellica, passando per le profonde differenze sociali ed economiche fra sud e nord, l’emigrazione, le lotte politiche, i grandi cambiamenti del costume, per finire con l’eccezionale boom economico che porta il benessere, ma anche i pericoli di una crescita sfrenata.
Come eravamo partirà il 20 novembre con l’incontro Noi credevamo, incentrato sulle forti appartenenze politiche che connotano il dopoguerra: cattolici e comunisti, ma anche nostalgici fascisti e monarchici. Si proseguirà con Unirsi, il 29 novembre, sui grandi temi di coinvolgimento collettivo: dal ciclismo alle tragedie del Polesine e di Marcinelle, dal Mike Bongiorno di “lascia o raddoppia” alle Olimpiadi di Livio Berruti. A dicembre tre incontri: martedì 4, Le mani sulla città, sulle problematiche nate da uno sviluppo urbanistico troppo rapido e senza regole, oggi tornato drammaticamente agli “orrori” della cronaca. Giovedì 13 dicembre Comizi d’amore, che, prendendo il titolo dalle celebri interviste pasoliniane alla gente comune, indaga i nuovi rapporti uomo-donna e più in generale il tema della sessualità, ancora troppo scabroso per essere esplicitato senza incappare nelle varie forme di censura ufficiale; infine, Colpiti da improvviso benessere, il 20 dicembre, sui cambiamenti nello stile di vita, mentalità e comportamenti nella nuova Italia: automobile-televisore e frigorifero diventano oggetti del desiderio diffuso e viatici della modernità.
Come in un Album di figurine, i partecipanti dovranno trovare la pagina giusta su cui ‘incollare’ la propria “fotonotizia” prenotandosi allo 060608 per la visita incentrata sul tema scelto.
E, secondo il desiderio di ognuno, le foto potranno essere scansionate e inserite sul sito web del Museo di Roma, quale corredo della mostra, accompagnate da una breve didascalia scelta dal partecipante.
Calendario degli incontri
Noi credevamo
Martedì 20 novembre ore 16.30. Condotto da Donatella Germanò
Unirsi
Giovedì 29 novembre ore 13.00. Condotto da Fulvia Strano
Le mani sulla città
Martedì 4 dicembre ore 16.30. Condotto da Donatella Germanò
Comizi d’amore
Giovedì 13 dicembre ore 13.00. Condotto da Fulvia Strano
Colpiti da improvviso benessere
Giovedì 20 dicembre ore 13.00. Condotto da Fulvia Strano
Attività gratuita per i possessori di biglietto di ingresso alla mostra. Per i possessori della MIC Card l’accesso a questa mostra è a pagamento, mentre resta gratuito l’ingresso al museo. Basterà acquistare il biglietto “solo Mostra” secondo la tariffazione indicata.
Museo di Roma – Piazza Navona, 2; Piazza San Pantaleo, 10
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Prenotazione obbligatoria al numero 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00)
Numero massimo di partecipanti: 20
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