AI RIGORI IL REAL MADRID VINCE LA CHAMPIONS, MA L’ATLETICO HA GIOCATO MEGLIO

di Stefano Celestri (AG.RF 28.05.2016)

(riverflash) – La Champions League, per l’undicesima volta, trova posto nella bacheca della “Casa Blanca”. La finale di San Siro è stata decisa ai rigori dopo 120 minuti e a vincere non è stata la squadra che ha giocato meglio, ma è stata quella più fredda nei tiri dagli 11 metri. L’Atletico può recriminare sul gol di Sergio Ramos, viziato da fuorigioco, su un fallo di mano dello stesso Sergio Ramos nell’area merengue, e su un rigore fallito da Griezman in apertura di secondo tempo. A fallire al quarto penalty colchonero è stato Juanfran, che ha spiazzato Keylor Navas ma ha colpito la base del palo. Subito dopo è andato sul dischetto Cristiano Ronaldo, che questa sera non è mai riuscito a superare Savic e quando ha calciato una punizione lo ha fatto con un tiro debole e senza pretese, respinto dalla barriera biancorossa. Cristiano Ronaldo, però, è un campione e al momento decisivo non sbaglia anche se le energie erano al lumicino. Altro campione Bale, che, dopo aver segnato il rigore si è toccato gli adduttori della coscia sinistra e si è avviato zoppicante a centrocampo. Nell’Atletico ha brillato Yannick Carrasco, un’ala sinistra belga che Simeone ha mandato in campo nella ripresa e ha cambiato la partita con i suoi dribbling e i suoi scatti. Naturalmente oltre a segnare il gol del pareggio al 79’, anticipando Danilo su cross teso di Juanfran da destra. Il Real Madrid, invece, non ha avuto un contributo importante dalla panchina, anche se il presidente Florentino Perez ha speso tanto sul mercato. Uscito Benzema non c’era un centravanti per rimpiazzarlo e Lucas Vazquez è un esterno. Così Zidane ha spostato al centro uno spento Cristiano Ronaldo. In panchina c’era il colombiano James Rodriguez, pagato 80 milioni nell’estate 2014 e oggi caduto in disgrazia. L’Atletico, invece, i campioni li costruisce, come ha fatto con il capitano Gabi e con Koke, entrambi bravi ad attaccare e a difendere. Tra i portieri Keylor Navas non è stato chiamato a interventi decisivi mentre Oblak ha compiuto una prodezza al 6’, quando Bale, con un traversone da destra, ha servito Benzema che ha calciato dall’area piccola. Al 15’ su cross di Casemiro salta Bale che tocca di testa, favorendo l’inserimento di Sergio Ramos, che segna ancora all’Atletico. Nel 2014 fu lui a pareggiare al 3’ di extratime, propiziando il successo del Real nei supplementari. Al 46’ Pepe, nel tentativo di anticipare Fernando Torres lo ha travolto in area. Un fallo stupido, ma Clattenburg fischia giustamente il rigore che Griezmann spreca calciando sulla traversa.

La decisione ai rigori perché il pareggio 1-1 non si sblocca. Inizia il Real Madrid con Lucas Vazquez che segna di piatto destro a un immobile Oblak. Per l’Atletico inizia proprio Griezmann che insacca alla destra di Navas. Di nuovo parità e tocca a Marcelo riportare avanti in Real con un sinistro che spiazza Oblak, ma Gabi, capitano dell’Atletico, spiazza Keylor Navas con un tiro a mezza altezza. Il terzo rigorista blanco è Bale, che mette il pallone nell’angolo a sinistra di Oblak, ma Saul Niguez ristabilisce la parità spiazzando Navas. Sul 3-3 ai rigori tocca al capitano Sergio Ramos che buca la rete di Oblak con un tiro dalla destra. Ci prova Juanfran a ristabilire la parità ma angola troppo il destro e colpisce la base del palo. Per mandare il popolo blanco a festeggiare nella piazza della fontana Cibeles manca un gol e lo segna Cristiano Ronaldo mettendo il pallone nell’angolo basso della porta, alla sinistra di Oblak.