AG.RF.(Claudio Peretti).07.09.2015
“riverflash” – Anche la Germania e l’Austria hanno calato le braghe, le TV di tutto il mondo hanno mostrato la lunga marcia dei profughi/migranti sulla via della Germania, hanno ribadito il concetto che anche queste nazioni aprono le frontiere alla marea di profughi. Quanti altri si aggiungeranno a questi clandestini dopo aver visto la TV? MILIONI, certamente, e non ci sarà nulla da fare. L’Europa, così come la conosciamo oggi è destinata a sparire in breve tempo. Non si riusciranno più a far rispettare le leggi: quante ne sono già state infrante senza che ci sia stata una reazione da parte di chi le deve fare rispettare? L’esempio è stato dato e tutti lo hanno visto, per attraversare le frontiere europee non servono passaporti, non serve il “VISTO”, basta venire in massa e fare pena. Ma come si pensa siano avvenute le passate invasioni barbariche? Cosa ha spinto Attila con gli Unni, i Goti ed i Visigoti, ad attraversare le frontiere dell’impero romano? Per non parlare dei vari sacchi di Roma: quello del 390 A.C. ad opera dei Galli, quelli del 408, 409 e 410 D.C. ad opera dei Visigoti di Alarico, quello del 455 D.C. ad opera dei Vandali, quello del 1084 operato da Enrico IV di Franconia, e quello del 1455 ad opera dei lanzichenecchi. Tutte le invasioni barbariche sono avvenute ad opera di milioni di poveracci che vedevano nell’impero romano un paese dicco da saccheggiare. Ora questi che vengono vogliono andare tutti in Germania, il paese più ricco d’Europa, forse non lo vogliono proprio saccheggiare ma reclamano il loro diritto alla ricchezza. Ed i governanti che fanno? Si lasciano prendere dal buonismo e li lasciano venire. Le utopie cristiane e socialiste ci hanno predicato l’accoglienza, la condivisione dei beni, la fratellanza, ma sono tutte utopie che, alla fine cozzano contro i principi dell’antropologia ed anche contro quelli della zoologia. Quali sono questi principi? Beh, il primo è il possesso del territorio: qualsiasi animale combatte per difendere il proprio territorio, avete mai visto come combatte un pettirosso, un cane, un gatto se qualche altro individuo della sua specie tenta di entrare nel suo territorio? Anche noi umani facciamo lo stesso: vorrei ben vedere se la casa, il terreno di quelli che predicano tanto l’accoglienza fossero invasi da folle di stranieri, cosa farebbero? Lascerebbero casa e se ne andrebbero tranquillamente a fare loro stessi i migranti da qualche altra parte? No, nessuno lo farebbe: la nostra tanto declamata modernità non è altro che una sottile patina di teorie sopra un corpo animale, fatto di carne, ossa, nervi, pelle e soprattutto di istinti, come quello degli animali che combattono per il proprio territorio. Da quando c’è l’umanità sulla faccia della terra si è sempre fatto così, cosa ci fa pensare che ora, siccome siamo nel 2015, faremo diversamente? Oltre a questo, un altro principio dell’antropologia stabilisce che l’aggressività è direttamente proporzionale alla densità di popolazione. L’Europa ci sembra grande, ma paragonata all’Africa ed all’Asia è piccola e, soprattutto, già molto densamente popolata. Quanti abitanti per kilometro quadrato riuscirà a sopportare? Quante liti, rivoluzioni e lotte ci saranno se questa densità è continuamente destinata ad aumentare a causa di questa migrazione di massa dall’Africa e dall’Asia? Mi meraviglio che i nostri governanti non pensino a questi semplici e basilari principi scientifici, che non si facciano consigliare da chi queste cose le conosce bene. Assecondando il buonismo, l’ipocrisia ed il moralismo imperante creeranno guai molto seri e soprattutto faranno sparire la civiltà di questa nostra povera Europa, dopo oltre 70 anni di pace. Quanto dovremo aspettare, dopo, per tornare alla stabilità ed all’ordine? Quanti secoli ci sono voluti dopo la caduta dell’Impero Romano ad opera delle invasioni barbariche?
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