di Valentina Riso (AG.RF 24.10.2014) ore 23:59 (riverflash) –
Il mondo della moda saluta una delle sue icone: Oscar de la Renta, morto all’età di 82 anni, lo scorso lunedì 20 ottobre, nella sua casa del Connecticut, circondato da amici e parenti. Da tempo era malato di tumore. A dare la notizia è stata Eliza Reed Bolen, executive della casa di moda da lui fondata e figlia della sua seconda moglie. “I nostri cuori si spezzano al pensiero di vivere senza Oscar, lui è ancora qui con noi. Il suo duro lavoro, la sua intelligenza e il suo amore per la vita sono il cuore della nostra azienda” si legge nel comunicato stampa. “Tutto quello che abbiamo fatto e tutto quello che ancora faremo sono basati sui suoi valori e sulla sua ispirazione. Noi andremo avanti seguendo l’esempio di Oscar. Lo renderemo molto orgoglioso continuando con passione il lavoro che lui amava così tanto”.
Classe 1932, una passione assoluta nei confronti di Santo Domingo e di tutta la sua terra natale lo porta a creare abiti che spesso riflettono i colori tropicali della sua isola. L’abbandona all’età di diciotto anni per trasferirsi a Madrid dove conseguirà il diploma in pittura presso l’Accademia di San Fernando. Dalla sua terra latina apprende la cultura, la sua arte, la sua musica, dalla corrida al flamenco al mondo della moda. È l’incontro con Cristóbal Balenciaga che gli permette di studiare da vicino la moda apprendendo le tecniche, imparando a conoscere i tessuti, toccando vestiti. Poi un altro cambiamento: decide di trasferirsi a Parigi e diventa assistente di Antonio Castillo presso Lanvin.
Divenne famoso per il suo stile elegante e femminile, per una silhouette fatta di gonne ampie, cinture ai fianchi, con colori e strutture inusuali.
De la Renta ha ricevuto numerosi riconoscimenti importanti dalla Repubblica Dominicana, che lo ha insignito di varie onorificenze per il suo impegno negli aiuti umanitari. Grazie alla sua generosità, per esempio, sorgono scuole a Punta Cana.
Il successo per Oscar de la Renta è arrivato agli inizi degli anni ’60 per aver vestito Jackie Kennedy. I suoi abiti hanno reso eleganti molte first lady americane: negli anni ’80 ha vestito Nancy Reagan, e successivamente disegnato gli abiti di Hillary Clinton e Laura Bush per il giorno dell’inaugurazione delle presidenze di Bill Clinton e George W. Bush.
Introducendolo a una retrospettiva dei suoi lavori, Hillary Clinton ha definito lo stilista, sinonimo di “eleganza e bellezza senza tempo. I suoi abiti offrono a ognuno di noi la possibilità di sentirsi speciale” ha dichiarato la Clinton.
Nel corso degli anni, De la Renta e i suoi abiti, sono stati i protagonisti del mondo stellato, modaiolo delle star di Hollywood che hanno indossato le sue creazioni sul red carpet, da Cameron Diaz a Nicole Kidman da Oprah Winfrey a Penelope Cruz, da Jessica Chastain a Sharon Stone. Una delle sue ultime creazioni è stata per Amal Clooney, celebre avvocato che ha sposato George Clooney e che per l’occasione ha sfoggiato un’elegante abito da sposa realizzato da de la Renta.
Il suo nome, al grande pubblico, è arrivato anche grazie alla famosa serie ‘Sex and the City’, dove era citato come icona di stile e le sue creazioni lodate e indossate dalle protagoniste. A lui, si deve la coniazione del neologismo “fashion victim”.
Due anni fa, a New York, aveva spiegato cos’era per lui essere uno stilista: “Oggi non so davvero cosa significhi essere stilista. Io ho imparato in un modo molto diverso. E ammiro i colleghi che hanno imparato attraverso anni e anni di duro lavoro. Oggi si può essere una star del cinema e se il tuo ultimo film non è andato molto bene puoi sempre diventare uno stilista. Ma sai … è un mestiere che si deve imparare. È un mestiere di passione”.
De La Renta si è sposato due volte: la prima moglie, Francois de Langlade, direttore di Vogue Francia è morta nel 1983, e lui ha finora vissuto con la sua seconda moglie Annette Reed e i loro otto cani salvati dal canile. Cani che, come lui stesso diceva, dettavano i tempi della loro vita.
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