di Francesco Angellotti (AG.RF 17.10.2014) ore 10:44
(riverflash) – La situazione non è esattamente come riportata, ma la catastrofe si potrà scaraventare con violenza su tutta Terni; è stata indetta anche una manifestazione per venerdì 17 a cui parteciperanno tutti, dal Presidente alla Regione al Sindaco, agli studenti… ma come volete che vengano coinvolte le alte sfere dell’Economia Europea; servirà, più che altro, a dare una scossa ai Dirigenti Nazionali, che come al solito chiacchierano molto ma non partecipano al confronto; sarebbe il caso lo facessero con un’ottica precisa della situazione onde presentare alternative oculate, mentre tutti non arrivano a ragionare oltre che il dato immediato. Quel che non entra in zucca a molti colletti bianchi delle varie parti, è che zompate le acciaierie di Terni, ne risente gravemente non solo tutta la regione, ma le conseguenze coinvolgerebbero tutta la nazione; quindi dovremo prepararci al sacrificio, per permettere la ripresa di altre nazioni che stanno patendo la crisi peggio di noi.
Però, questa non la sapevo; i politici, invece che curare l’interesse della propria nazione, dispongono gesti umanitari verso la collettività e sono disposti al sacrificio pur di salvare dalla catastrofe tante anime innocenti che vivono una realtà diversa, addirittura lontani dalla costa, il mare, le verdi lande e le innevate montagne, paesi stupendi e ricchi d’arte, al ricordo del Sole e inondati dalla pioggia che fa straboccare i corsi d’acqua che devastano città, costruite senza criterio e prevenzione. Un simile principio non lo istigava neanche Karl, che nel suo Capitale cercava un’organizzazione che pareggiasse la situazione per tutti i compagni, ma non v’erano preferenze presupposte per nessuno. Diciamo pure che nemmeno Cristo, ai tempi che furono, indirizzò in questo senso i governanti, anche perchè faceva un discorso individualista e non inserito nel contesto politico-economico; poi la storia è andata avanti ed ha sgretolato tutte le sue teorie, smentite e contraddette da chi asseriva di rifarsi ai suoi dogmi, passati come religione.
Invece ora, qui in Italia, non tanto dai discorsi che sono dispersivi ed a volte poco chiari, ma è con i fatti che i politici si dispongono alla salvaguardia del lavoro che viene svolto all’estero, e sono disposti a donare per la causa migliaia di posti di lavoro degli italiani,ove si preannunciano valanghe di licenziamenti.
E qui sta l’anticipazione della notizia dei telegiornali; molti licenziamenti sono avvenuti, ma moltissimi ancora sono in bilico e non dichiarati. La probabilità del loro avvento è talmente certa che già lo hanno annunciato; in fondo poco ci manca e non c’è scampo.
Tutto questo perchè? Non sembra razionale, eppure i capitali necessari non si trovavano, visto che bisognava impiegarli per l’acquisto di Balotelli che ha trasformato la squadra come non fa niente, oltre a tante altre imprese del genere; allora la Gestione Economica è passata in mano straniera, in ogni settore in tutta Italia. I piccoli proprietari hanno continuato, inviando i capitali guadagnati all’estero: e sarebbe già un problema. Ma le grandi Holding, trovandosi in grave crisi anche nelle nazioni ove avevano espanso la Ditta, hanno pensato bene di ridurre la concorrenza per rendere spazio alle fabbriche che avrebbero avuto maggior richiesta di prodotto. Quindi, più le Ditte italiane erano produttive e ben impostate, più hanno trovato ragione per farle chiudere. Stiamo parlando delle Acciaierie di Terni, ma quante sono le fabbriche passate di mano che stanno chiudendo? E quante migliaia di persone perdono lavoro, non sapendo più come puté campà?
Ma forse all’Estero arridono per esser riusciti a superare la concorrenza, allora in Italia non vengono prese iniziative per salvare la situazione, ma si cerca di placare gli animi evidenziando che si faranno tanti tagli, aumenteremo il debito e con qualche tassa nascosta in più, gli sbilanciamenti verranno riequilibrati.
Forse i signori che sanciscono sulla questione, seduti nelle loro poltrone e serviti dal cameriere che alle spalle dev’essere pronto a riempire il bicchiere d’acqua, non si rendono conto di quel che significa affrontare la situazione, ove loro l’hanno condotta.
Quel che è peggio, e questo l’ho potuto constatare proprio ieri presso la Caritas,è che le persone in difficoltà si sbranano tra loro. Chi è disoccupato vorrebbe estromettere dall’aiuto chi ha seppur misera ed insufficiente occupazione; tra loro si assalgono perchè fanno a gara a chi detiene più anni di disoccupazione, tutto senza neanche considerare che ci sono marpioni che speculano sulla loro povertà e sfruttano la loro disperazione, per aver la macchinona con autista (ma dev’essere blu, comunque scura).
Non c’è (più) analisi, non esiste una linea da seguire, le teorie sono sconfessate e prive di senso, la contraddizione impera e non si riconosce più la direzione di un’impostazione sociale. Non solo è saltata la Politica, ma non c’è più logica, i Fini Ultimi si sono dispersi; tutto per stare a sentire ciarlieri e ciarlatani che predicano bene e si impappinano quando vanno a razzolare: non lo fanno neanche con costume e stile,ma solo comprando, quindi dando un valore, le sentenze. Eppure la Legge non dovrebbe essere un valore economico, invece abili son stati che così l’ hanno ridotta.
Però nella distruzione della Società son stati bravi, c’è dell’incredibile.
Ma stiamo tanto a piangerci addosso, non sarebbe il caso di fare qualcosa per venirne fuori?
Non possiamo qui scrivere un libro di teoria politica, questo è solo un articolo ed anche troppo lungo. Cerchiamo, diremo solo, di riscoprire i Valori Naturali per i quali vale la pena essere Uomini; e tutte le oppressive sovrastrutture, con garbo ed educazione, buttiamole da ‘ngopp”a bascio!
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