7 Mar 2013
A ROMA C’È UN CUORE CHE BATTE FORTE: È QUELLO DI TRASTEVERE
(riverflash) – L’unico rione della vecchia Roma che sorgeva sul lato destro del Tevere è Trastevere. Il suo simbolo è una testa di leone ed è stato raccontato in libri e film. Con la globalizzazione le case del vecchio rione popolare sono state acquistate da ricchi, spesso non romani, e gli affitti dei negozi hanno messo in fuga gli artigiani. Fino agli anni ’80 era possibile vedere le donne sedute fuori dalle case a pulire legumi come fagioli e piselli, oppure, senza fare niente, a godersi i primi caldi della primavera chiacchierando con la vicina. Una Roma che ha perso i suoi personaggi, ma non ha perso l’atmosfera trasteverina.
Trastevere può infatti essere considerato uno dei più antichi, rappresentativi e pittoreschi quartieri della città. Nei suoi vicoli si respira un’atmosfera unica ed irripetibile, un’atmosfera che per molto tempo ha conservato intatte alcune delle caratteristiche più genuinamente popolari e proletarie del quartiere oggi, chiaramente a rischio di perdere la sua di identità culturale o “romanesca” in seguito al proliferare di ristoranti alla moda, con finta cucina romana, e boutique.
“Semo romani, trasteverini, semo signori senza quattrini….” così, recita un’antica canzone romana. Gli abitanti dell’antico quartiere romano di Trastevere, abitanti la zona “oltre Tevere”, si considerano infatti i romani più autentici “de Roma”.
DA VEDERE
A Trastevere si trovano alcune delle più suggestive Chiese medievali di Roma, camminando nel fitto intrico di stradine lastricate può infatti capitare di imbattersi in un campanile romanico. Tra le Chiese da vedere si segnalano:Santa Maria della Scala, Santa Maria dei Sette Dolori, Santa Maria in Trastevere, S. Crisogono, Santa Cecilia in Trastevere e S. Francesco a Ripa.
Da non perdere è anche la Casa de La Fornarina, S. Egidio ed il Museo del Folklore, Ponte Sisto, Villa Sciarra e la fontana di Piazza S. Maria in Trastevere.
La semplice facciata di S. Maria della Scala nasconde un fastoso e ricco interno in stile barocco; la Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori del 1643 è considerata un’opera minore del Borromini; S. Maria in Trastevere è famosa per i mosaici del XII secolo di Pietro Cavallini; di S. Crisogono è particolarmente noto il campanile romanico del XII secolo. Il semplice e lineare portico è un’aggiunta successiva del 1626 che ben si accorda con lo spirito di questa antica Chiesa; S. Cecilia fu costruita nel luogo dove subì il martirio la santa protettrice della musica mentre, S. Francesco a Ripa commemora la visita a Roma di S. Francesco d’Assisi.
Nella Casa de La Fornarina si dice che vivesse la bella modella di Raffaello; nella Chiesa di S. Egidio la cappella a sinistra è decorata con un affresco raffigurante il santo dell’artista Pomarancio mentre, il vicino convento ospita un museo del folklore romano; Ponte Sisto fu commissionato da Sisto IV nel 1474 per collegare Trastevere al centro di Roma; in epoca romana il piccolo e delizioso parco di Villa Sciarra era un santuario dedicato alle ninfe; la fontana di Piazza S. Maria in Trastevere del 1692 è invece opera di Carlo Fontana.
Spero di avervi incuriosito abbastanza da indurvi ad organizzare quanto prima una visitina nello splendido ed autentico quartiere romano di Trastevere tanto più che una rustica fontana della provincia riporta in iscrizione questa significativa frase “il tempo giorno dopo giorno ci fucila e l’acqua ogni giorno ci rinnova”.
di Lauretta Franchini (AG.RF 07.03.2013)