AG.RF.(redazione).21.03.2022
“riverflash” – Bella, cinica, convincente e propositiva: è la Roma di Mourinho che ha realizzato il suo “capolavoro”, annientando la Lazio ieri, in un derby capitolino senza storia, finito 3 a 0 per i padroni di casa.. Un primo tempo perfetto ha permesso ai giallorossi di regalare ai suoi tifosi una fantastica vittoria e a Mourinho il suo primo successo nel derby romano, grazie alla doppietta di Abraham e allo splendido gol di Pellegrini su punizione. “Oggi è stato tutto speciale, i miei giocatori hanno fatto una grande prestazione – ha commentato lo “special one” – già la vittoria con l’Atalanta era stata solida, con un risultato ovviamente diverso ma con una squadra consapevole di quello che doveva fare. I “miei” giocatori hanno messo in campo tutto quello che avevamo pianificato, hanno meritato, bisogna dare credito a loro, contro un avversario che nel secondo tempo ha cercato di fare un risultato diverso e ha giocato con l’orgoglio tipico di chi gioca un derby, senza mai perdere il controllo del match. E’ stata una grande prestazione e la vittoria è meritatissima”. Di parere diverso ovviamente è Maurizio Sarri, che scuro in volto ha dichiarato: “L’approccio non è neanche esistito, quel gol all’inizio ci ha tagliato le gambe, non abbiamo avuto la forza di rimanere in gara, abbiamo abbassato subito la testa ed è arrivata la sconfitta. Ci dispiace per il nostro pubblico perché perdere così non è bello. Siamo diventati nervosi perché abbiamo sbagliato un numero infinito di palloni e abbiamo perso la testa; c’erano 90′ per rimetterla a posto e invece non ce l’abbiamo fatta. Questa è una squadra che quando subisce una sconfitta così reagisce, è chiaro che la reazione di questa sera ci lascia invece perplessi”. Con Zaniolo in panchina per rafforzare il centro campo e visto che la prudenza non è mai troppa, il mister giallorosso ha scelto, Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Abraham, in mezzo al campo Sergio Oliveira e Cristante e in difesa Ibanez preferito a Kumbulla. la Lazio si è trovata impreparata, sorpresa subito dal gol di Abraham dopo appena 56 secondi, gol che ha fatto saltare in aria Francesco Totti e Antonello Venditti seduti vicini in tribuna, felici come mai (calcio d’angolo battuto da Pellegrini, con la palla che colpisce la traversa e il conseguente tocco di Abraham che corregge in rete). Roma subito in paradiso e Lazio all’inferno: la squadra di Sarri è stordita e non riesce a reagire, né a costruire azioni degne di questo nome, grazie anche ai giallorossi che chiudono tutti gli spazi, tanto che al 22′ Mkhitaryan serve Karsdorp sulla destra, il cross dell’olandese è forte e preciso per Abraham che di nuovo anticipa tutta la difesa laziale battendo Strakosha. La Roma acquisisce ancora più sicurezza e si carica, capisce che quello è il momento di spingere e al 40esimo arriva anche il gol capolavoro di Pellegrini su punizione: lo stadio Olimpico è ora una bolgia, i tifosi iniziano a gridare “olè” ad ogni passaggio, ma Mourinho li zittisce per non far perdere ai suoi la concentrazione e perché “bisogna avere rispetto dell’avversario”. In avvio di ripresa i biancocelesti provano a riaprire la partita ma i padroni casa fomentatissimi, si difendono benissimo, impedendo agli avversari qualsiasi azione pericolosa. Al 22esimo poi, Abraham ha l’occasione per firmare una tripletta (stile Montella): solo davanti alla porta, questa volta sbaglia, ma viene subito perdonato per la prestazione da 8,5 in pagella. Non succede più nulla, nonostante i timidi tentativi laziali: il risultato non cambia. Al fischio finale, i giocatori in panchina si abbracciano e la squadra va sotto la curva sud: il capolavoro è servito: riecco “la Roma che vorrei…”.
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