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20MILA EURO AL MESE PER ANDARE IN AULA SOLO SE SERVE…. MA DOVE SONO FINITI I SENATORI A VITA?

palazzo-giustiniani[1]AG.RF.(MP).22.09.2013

“riverflash” – Mentre gli italiani sono “strangolati” dalle tasse e non riescono più ad arrivare a fine mese tra tasse e continui aumenti, i senatori a vita, che guadagnano all’incirca 20mila euro al mese, si possono permettere di non presentarsi in aula. Assenteismo totale: infatti dalla nomina del30 agosto scorso, solo la Cattaneo è stata “ligia” al dovere e si è fatta vedere in aula per “ben” 2 volte. La Cattaneo, così come Abbado, Piano e Rubbia costano agli italiani, un milione l’anno. Le assenze dei senatori a vita, sono state “notate” giovedì scorso, 19 settembre, quando nell’aula di Palazzo Madama, si stava discutendo il decreto legge per la valorizzazione e il rilancio dei beni culturali. Proprio in quella circostanza, il senatore leghista, Stefano Candiani, si è alzato e ha chiesto al presidente dove erano finiti i senatori a vita Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica, il direttore d’orchestra Claudio Abbado, l’archistar Renzo Piano e la ricercatrice Elena cattaneo. “Morto interrogato non rispose”, recita un vecchio proverbio, tutti assenti, tutti ma veramente tutti. E purtroppo questo non era un caso perché c’erano già dei precedenti: da quando i magnifici 4 sono stati nominati senatori a vita, l’unica che si è fatta vedere nell’aula di Palazzo Madama è stata la cattaneo: 2 presenze e due votazioni. Su un totale di 14 sedute e 138 votazioni. Gli altri: zero presenze Rubbia, zero Abbado, zero Piano e tutto questo senza rimetterci nemmeno un euro perché il regolamento del Senato prevede infatti che ai senatori “normali” vengano applicate decurtazioni sulla diaria mensile di 3.500 euro per ogni giornata di assenza dai lavori parlamentari, regola che non vale invece per i senatori a vita? Perciò a conti fatti, a questa “tipologia” di senatori non verranno sottratti i 3.500 euro, ai quali si aggiungono i 4.800 netti di stipendio, i 4.180 per il supporto collaboratori (da rendicontare), più altri 1.650  di ‘rimborso forfettario per spese generali’. In tutto, tra i 9mila e i 13mila euro netti al mese, che moltiplicato per quattro e per dodici mesi fanno 480mila euro netti l’anno. Cioè, un milione con le tasse, escluse le spese per gli uffici a palazzo Giustiniani con tanto di personale; nel frattempo l’Italia va a fondo, la crisi aumenta, molte persone perdono il lavoro, tanti giovani non lo trovano e qualcuno “più fragile” si suicida a causa dei debiti…..questa è l’Italia…..

Fonte: Libero quotidiano

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