25 Set 2013
IL GARANTE DELLA PRIVACY BLOCCA IL REDDITOMETRO, FERMATE LE LETTERE AI CONTRIBUENTI
AG.RF 25.09.2013
(riverflash) – Il Garante della Privacy ha bloccato i 35.000 controlli previsti dal fisco e ha fermato il Redditometro, forse in attesa di abolirlo. Il motivo? Non sono chiari i criteri tramite i quali i cittadini possono difendersi dall’accusa di evasione fiscale. Non è chiaro quali siano tali criteri e quanto siano attendibili.
Il Garante della Privacy ha bloccato immediatamente l’invio delle lettere con cui l’Agenzia delle Entrate sollecita i contribuenti a sottoporsi ad un contraddittorio. Avviata l’istruttoria per verificare le modalità con cui sono stati individuati i potenziali evasori e sono state calcolate le relative spese sostenute. Il Garante sta inoltre verificando se i dati presenti all’interno della banca dati dell’Anagrafe tributaria siano o meno congrui e dunque di qualità, non essendoci un metodo standard di raccolta e classificazione degli stessi. Verrebbe quindi messa in discussione anche la Circolare dell’Agenzia dell’Entrate n. 24/2013 la quale afferma che i contribuenti sottoposti a verifica e contraddittorio sarebbero stati selezionati esclusivamente sulla base di “elementi certi“. Il blocco del Garante arriva dopo numerose sentenze delle Commissioni tributarie che avevano già dichiarato lo strumento di verifica illegittimo, non solo a causa della violazione della privacy del contribuente ma anche perché si basava anche su medie ISTAT che potevano non corrispondere alla realtà. Bisognerà attendere almeno fino alla metà di ottobre per sapere se il Garante deciderà se dare o meno il via libera.
Il ministro Saccomanni, che raschia il barile a caccia di soldi per fronteggiare i debiti di un’Italia non rassegnata a ridimensionarsi, prenderà male il provvedimento. Tutte le misure della “coccodrilla” Elsa Fornero stanno venendo aboliti e l’Italia ricorderà a lungo i danni provocati da donna e dovrà rivedere il giudizio sull’uomo che le affidò un incarico così delicato.